Quale miglior periodo, se non questo, per parlare di camino o caminetto. La stagione fredda porta con sé il desiderio di calore e comfort tra le mura di casa e, va da sé, che il camino risponde perfettamente a questa coccola invernale.
Bisogna ricordare però che il suo utilizzo è limitato ad alcuni mesi dell’anno, per tutti gli altri invece, esso deve rispondere ad una esigenza estetica e quindi il suo design deve essere in perfetto equilibrio con il resto della casa.
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Un camino è un elemento decorativo, ma svolge soprattutto un ruolo di una certa importanza dal punto di vista tecnologico, ecologico e di risparmio energetico ed economico.
Parole d’ordine in questo caso sono: comfort termico, efficienza energetica, impatto ambientale e design.
La prima cosa che dei fare è valutare l’utilizzo che ne faresti e dove vorresti collocarlo. Dopodiché devi farti consigliare su dimensioni e prestazioni richieste, poi finalmente potrai passare alla scelta estetica del rivestimento.
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CAMINO. LE TIPOLOGIE.
La prima grande classificazione riguarda il tipo di combustibile. I camini tradizionali sono quelli alimentati a legna, mentre negli ultimi anni i camini a pellet hanno rappresentato una soluzione all’avanguardia nel settore del riscaldamento ecologico.
I camini a legna vanno alimentati costantemente, mentre quelli a pellet sono più pratici sotto questo punto di vista perché si possono programmare, anche a distanza (con un telecomando, tablet o smartphone) e hanno una maggiore autonomia.
In commercio esistono anche camini a gas che sono per lo più prodotti d’arredo poiché la loro efficienza è minima e quindi anche la loro capacità di riscaldare un ambiente.
Un’altra valida alternativa sono i biocamini che bruciano bioetanolo e che non richiedono una canna fumaria.
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I CAMINI TRADIZIONALI
Sono quelli che necessitano assolutamente di una canna fumaria. Possono essere a CAMERA APERTA o a CAMERA CHIUSA, ma vediamo insieme cosa significa.
I camini a camera aperta sono quelli più tradizionali, ma anche meno efficienti proprio perché, rimanendo aperti, disperdono maggiormente il calore, vanificando gran parte del loro potere calorifero effettivo.
Esistono però i caminetti aperti ventilati che hanno le sembianze di quelli classici, ma possono raggiungere una maggiore efficienza (circa il 40%).
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I camini a camera chiusa invece sono quelli che hanno uno sportello apribile in vetro e la cornice in acciaio. Sicuramente più tecnici ed esteticamente meno accattivanti, garantiscono però una resa maggiore in termini di riscaldamento. Anch’essi possono essere ventilati e non.
I TERMOCAMINI
Sono camini a camera chiusa che però svolgono anche la funzione di riscaldamento dell’intera casa perché il calore generato dal fuoco va a scaldare il fluido che arriva ai termosifoni di casa.
Il combustibile utilizzato può essere la legna o il pellet e può funzionare ad aria o ad acqua. Quello ad aria ha delle bocchette che fanno uscire l’aria calda e, attraverso delle canalizzazioni, la fanno arrivare anche a stanze adiacenti a quella in cui si trova il camino.
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Quello ad acqua invece è collegato direttamente al sistema di riscaldamento della casa, quindi scalda l’acqua che arriva ai radiatori. In questo caso è possibile che il termocamino produca anche acqua calda sanitaria e si presta sia per un sistema a radiatori che per il riscaldamento a pavimento.
Attenzione però, in entrambi i casi dovrai prevedere delle opere in muratura per predisporre tutte le canalizzazioni o per allacciarti alle tubazioni di radiatori o pannelli radianti.
BIOCAMINO
Lo so, vorresti tanto avere un camino in casa con una bella fiamma vivace a farti compagnia nei giorni freddi, ma non hai una canna fumaria in casa. Non temere, il biocamino fa al caso tuo perché non necessità di canna fumaria e oltretutto non produce fumo e cenere perché non brucia legna, ma bioetanolo.
Non allarmarti, il bioetanolo è un combustibile naturale e inodore che viene ricavato dalla fermentazione di biomassa. Si può dire quindi che il biocamino ha emissioni ridotte e sfrutta energia rinnovabile.
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E’ adatto a stanze non più grandi di 20 o 30 mq, va prevista una presa d’aria esterna e ha un rendimento del 100% poiché non disperde calore attraverso la canna fumaria (perché ovviamente ne è privo)
Altro vantaggio? Può essere posto in qualsiasi ambiente e angolo della casa perché non è vincolato alla posizione della canna fumaria, può essere sospeso e posto anche in centro stanza, ad esempio.
IL CAMINO. DIAMO ALCUNI NUMERI
La dimensione di un camino è in funzione del focolare, che è il suo cuore pulsante ovvero il luogo dove viene prodotto il calore.
Se hai una stanza da scaldare di circa 20 mq, il focolare del tuo camino deve essere circa 50×60 cm con una profondità di 35 mq. Se invece è di 40 mq, meglio un focolare di 95×70 cm e profondità 40 cm.
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Altro elemento importante è la dimensione della canna fumaria che deve essere sempre rapportata alle misure del focolare, e sarà più grande nei camini a legna rispetto a quelli a pellet. Per tutto questo ci sarà comunque un professionista a consigliarti, non temere.
Se vuoi che il tuo camino renda al 100% delle sue possibilità ricorda di evitare troppe deviazioni e cambi di direzione della canna fumaria.
SI’, MA QUANTO MI COSTA?
E’ difficile quantificare, ci sono tante variabili in gioco, ma posso darti alcuni parametri di massima (da prendere con le pinze).
Un caminetto a legna non può costare meno di 1000 € e può anche raggiungere cifre sopra i 6000 €.
Un camino a pellet invece gira su cifre che vanno da 2000 a 4000 €, in funzione della sua capacità calorifica.
Un termocamino va da 2500 a 6000 €, dipende se va ad aria o ad acqua.
Un biocamino ha un prezzo nettamente più basso, siamo sotto i 1000 €, ma la grande differenza la fanno le finiture, se è incassato o a libera installazione ecc.
Ovviamente devi tenere conto della manodopera per interventi strutturali e per l’installazione ed eventualmente del lavoro di un progettista. Difficile quantificare, diciamo che la fascia di prezzo è tra i 20 e i 40 € al mq.
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PASSIAMO ALL’ ESTETICA
Per il rivestimento del camino puoi scegliere diversi mteriali, come pietra, maiolica, rivestimento ceramico, metallo e acciaio verniciato o cartongesso. Molto innovativo è lo stratistaff, un materiale ideale per realizzare intonaci ed elementi architettonici leggeri e modulari, utile anche per decorare e rivestire il camino perché facile da lavorare.
Se vuoi una casa più tradizionale meglio puntare su pietra, marmo o cotto che danno un aspetto più classico al camino e all’intero ambiente.
Se invece la tua sarà una casa contemporanea prediligi metallo, linee essenziali e leggere. Anche la disposizione in questo caso può fare la differenza, ad esempio un camino alzato da terra o con doppio affaccio darà subito un’aria più moderna alla stanza.
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In ogni elemento della casa che lo richiede, stai sempre attento all’aspetto funzionale e alla componente decorativa. Falli comunicare e abbracciare in modo da creare un unicum equilibrato e interessante.
Lo stesso vale per un camino, che oltre a svolgere la funzione di scaldare l’ambiente, deve essere scenografico e richiamare la convivialità e il tepore famigliare.